Attributo nofollow

L’uso dell’attributo nofollow dipende da ogni sito, spetta a te orientare la tua strategia di posizionamento organico e decidere l’impatto dei link sui tuoi contenuti. È quindi importante ricordare che non tutti i link di un sito sono rilevanti da seguire. Pertanto, questi links non avranno alcun impatto sulla tua SEO. Oggi i webmasters hanno studiato molte pratiche per utilizzare l’attributo nofollow in modo affidabile.

È quindi consigliabile utilizzare il nofollow nei seguenti casi:

• Quando si scrivono i contenuti e si vogliono citare dei siti senza dare loro ulteriore visibilità. Infatti, il link nofollow non consente a Google di accedere al link durante il crawling, quindi quest’ultimo non trasmette il suo link juice e, quindi, il posizionamento della pagina citata non viene influenzato.
• Quando si creano backlinks a pagamento (partnership sponsorizzate) e si reindirizzano le pagine ai social networks. Secondo Google, l’aggiunta dell’attributo nofollow a questi link evita un effetto negativo sul tuo PageRank.
• Ne abbiamo parlato di recente, ma uno degli usi principali del nofollow è quello di eliminare lo spam e i contenuti discutibili. Inoltre, l’utilizzo di questo tag nell’area dei commenti del tuo blog ha senso. In questo modo, si impedisce a chiunque di inserire un link dal proprio sito al tuo per promuoverlo. Da un lato, la persona che ha inserito un commento con il link al suo blog non beneficia di un aumento del traffico, dall’altro, non rischi di essere penalizzati da Google.

Presta attenzione a non mettere troppi links in nofollow, in linea di principio l’aggiunta di link sul tuo sito favorisce la ricchezza dei tuoi contenuti e il valore aggiunto per l’utente, quindi perché nascondere questi links?