La ricerca vocale è comparsa per la prima volta nel 2008 e oggi fa già parte della vita quotidiana di molte persone. Ma come possiamo ottimizzare la SEO per la ricerca vocale? Continua a leggere per scoprire come ottimizzarla.
La ricerca vocale è ormai disponibile su tutti gli smartphone e questa innovazione ci fa capire che le opportunità commerciali e culturali sono molteplici. Dalle piccole imprese alle grandi multinazionali, tutti hanno da guadagnarci.
Immagina di chiedere: “Dove posso trovare un hamburger?
L’assistente vocale, utilizzando i dati di geolocalizzazione, potrebbe suggerirti di andare al McDonald’s più vicino alla tua posizione, ma potrebbe anche consigliarti un ristorante locale.
La tecnologia si evolve ogni giorno per cui è meglio iniziare a integrarla nelle nostre attività.
Cos’è la SEO vocale?
Innanzitutto, è necessario partire dalle basi e definire la SEO vocale.
Si tratta della pratica di ottimizzare un sito web per fornire contenuti leggibili da tutti i dispositivi vocali.
Cifre chiave: uso crescente tra gli utenti di Internet
Le ricerche vocali sono aumentate notevolmente dal 2013. Ciò si spiega, da un lato, con il miglioramento della tecnologia da un punto di vista tecnico (tempi di risposta, corrispondenza della ricerca, velocità di esecuzione…), ma anche grazie alle applicazioni che hanno integrato la ricerca vocale. Di conseguenza, l’uso di questi comandi è entrato a far parte della nostra vita quotidiana, tanto che ora ci risulta più che normale sentire persone per strada fare domande al cellulare.
Di seguito ti mostriamo i dati di uno studio presentato da Google in cui si evidenzia questa tendenza:
Il 41% degli adulti e il 55% dei giovani utilizzano quotidianamente la ricerca vocale.
Il 20% di tutte le ricerche su Google mobile sono ricerche vocali.
Il 25% di tutte le ricerche su Windows 10 sono ricerche vocali.
Il 65% dei possessori di Google Home e Alexa “non riesce a immaginare di tornare indietro” e il 42% afferma che gli assistenti vocali sono diventati essenziali nella propria vita.
Perchè usiamo la ricerca vocale?
Molteplicità di dispositivi
Nell’ultimo decennio abbiamo assistito a un aumento dei supporti multimediali.
Tutte le nostre case sono dotate di questa tecnologia: console di gioco, tablets, telefoni, computers, servers internet o persino assistenti vocali per la casa. Tutti questi elementi hanno questa funzionalità e sono interconnessi, creando un ecosistema multimediale senza che ce ne rendiamo conto. Inoltre, i compiti che chiediamo a questi assistenti di svolgere sono sempre più vari.
Rapidità e comodità
L’immediatezza delle informazioni è l’argomento principale di questa innovazione.
È molto più veloce parlare al telefono che digitare una ricerca. Questo ha senso, ed è il motivo principale per cui utilizziamo gli assistenti vocali. Inoltre, la risposta alla ricerca viene letta ad alta voce, permettendoci di compiere altre azioni allo stesso tempo e non perdere tempo a leggere testi.
Tuttavia, secondo lo studio proposto da Google, adulti e giovani non lo usano per gli stessi motivi. Ad esempio, 1 studente su 3 utilizza la ricerca vocale per svolgere i compiti. Gli adulti, invece, la usano principalmente per dettare testi in modo da non doverli scrivere.
Si può notare che, indipendentemente dall’età dell’utente, la ricerca di “indicazioni stradali” è tra le prime due. Ciò evidenzia l’importanza di ottimizzare la strategia di Google My Business.
Nuove abitudini di consumo dei media
Poiché non abbiamo più bisogno di avere le mani libere per usare questi strumenti, anche il modo in cui li usiamo si è evoluto. Ad esempio, chiediamo a Google di cambiare la musica mentre facciamo ginnastica o sport. Questi assistenti ci permettono di svolgere diverse attività contemporaneamente. Quindi moltiplicano anche i punti di contatto tra un sito web e gli utenti, in quanto prima non si poteva usare il web in questo tipo di situazioni.
I diversi assistenti vocali presenti sul mercato
Di seguito elenchiamo i principali assistenti vocali virtuali presenti sul mercato.
Assistente di Google
Questo strumento è presente su tutti i dispositivi Android come “Ok Google”, ma anche su qualsiasi computer desktop cliccando sul logo del microfono nella barra di ricerca di Google. La ricerca vocale consente di trovare risultati attraverso la SERP. Google seleziona automaticamente una risposta quando si passa il mouse sull’insieme delle pagine web e fornisce la risposta che ritiene più pertinente. Generalmente Google è anche in grado di leggere i risultati ad alta voce.
Ad esempio, può fornire risultati locali da Google Maps, dalla SERP, dai microdati o ottenere una risposta corrispondente alla ricerca in base al contenuto di una pagina. Tuttavia, in alcuni casi Google può non leggere nulla ad alta voce e suggerire di seguire un link.
SIRI (Apple)
SIRI è l’assistente vocale sviluppato da Apple. È presente su tutti i dispositivi Apple, dall’iPhone all’Apple TV, passando dall’Iwatch e il MAC. SIRI è molto simile allo strumento offerto da Google. Tuttavia, i database utilizzati sono diversi. Per le risposte relative alla SERP, SIRI si basa sui dati di Google. Per le ricerche locali, invece, SIRI si baserà sull’applicazione “Mappe” sviluppata da Apple.
Alexa (Amazon)
Questa intelligenza artificiale è presente in tutti i prodotti Amazon progettati per digitalizzare la casa. Alexa viene utilizzata per rispondere a domande semplici come il meteo, domande di cultura generale e per riprodurre musica. Naturalmente, è anche possibile ordinare prodotti da Amazon.
Cortana (Microsoft)
L’assistente vocale di Microsoft è presente in tutta la gamma Microsoft. Disponibile a partire da Windows 8 sul desktop, si può utilizzare anche sulla Xbox per facilitare la navigazione. Le funzionalità sono simili a quelle di Google Assistant e SIRI, ma i dati utilizzati per rispondere alle domande degli utenti provengono dalle SERP del motore di ricerca Bing.
Come ottimizzare la ricerca vocale per il tuo sito web?
Ora che sappiamo a cosa serve la ricerca vocale, è il momento di analizzarla.
Una ricerca vocale è molto diversa da una ricerca classica. La struttura e il contenuto del sito devono essere mirati per ottenere risultati interessanti.
Al momento, Google non ci permette di conoscere il traffico derivante da queste ricerche vocali, soprattutto perché per molte query gli utenti rimangono nella SERP e non visitano mai il link, poichè sarà Google stesso a cercare la risposta. In termini di SEO, è comunque interessante avere contenuti adattati alla ricerca vocale che guadagnino punti agli occhi dell’algoritmo di Google e possano migliorare il proprio punteggio e il proprio posizionamento.
Ottimizzare il sito web da un punto di vista tecnico
Avere un sito web responsive
Poiché sempre più ricerche vengono effettuate da mobile, Google preferisce premiare i siti mobile-friendly, assegnando loro un posizionamento più alto rispetto ai siti che hanno solo una versione desktop.
Si tratta della cosiddetta “indicizzazione mobile first”: Googlebot scansiona le versioni mobili delle pagine di un sito prima della versione desktop.
Il primo passo consiste nell’ottimizzare il sito per i dispositivi mobili e quindi avere un sito responsive. Ciò significa che la visualizzazione delle diverse pagine del vostro sito è in grado di adattarsi alle diverse dimensioni dello schermo senza mai nascondere i contenuti all’utente.
Un sito responsive migliorerà la SEO del vostro sito e il vostro posizionamento nelle ricerche vocali.
Ottimizzare i tempi di risposta del proprio sito web
Le risposte degli assistenti vocali sono quasi 4 volte più veloci delle risposte tradizionali. Per questo, Google ha bisogno di ottenere informazioni da siti in grado di supportare questo livello di velocità. Pertanto, è necessario ottimizzare i tempi di risposta del proprio sito web in generale.
Per farlo, consigliamo le seguenti azioni:
- Scegliere un hosting web ad alte prestazioni (meglio scegliere server dedicati rispetto a quelli condivisi).
- Limitare l’uso di widgets che sovraccaricano le pagine web.
- Ridurre al minimo il numero di file sul sito (le immagini dovrebbero essere inferiori a 100 kb).
- Utilizzare piattaforme di archiviazione esterne per i file di grandi dimensioni.
- Consentire il caching del sito web.
Implementare i microdati nelle pagine
I dati strutturati aiutano Google a comprendere meglio le vostre pagine. In questo modo, il motore di ricerca può visualizzarle meglio e offrire contenuti più pertinenti agli utenti.
Gestire l’ottimizzazione del motore di ricerca locale
Il 39% delle ricerche vocali sono direttamente collegate a ricerche locali.
Per questo motivo è necessario migliorare il posizionamento locale. Completa il tuo account Google my Business, sii presente su Google Maps, crea contenuti basati su luoghi specifici, ecc.
Queste azioni miglioreranno la tua SEO e ti permetteranno di posizionarti al di sopra di alcuni dei tuoi concorrenti.
Puntare sul featured snippet
Il featured snippet è una modalità di visualizzazione utilizzata da Google per rispondere alla domanda di un utente internet. Per presentarlo, Google legge direttamente una parte del vostro contenuto che risponde chiaramente alla domanda dell’utente. Questo risultato si trova in un riquadro nella parte superiore della pagina, prima dei risultati SEA, a volte chiamato posizione 0. Per riuscire a raggiungere questa posizione, dobbiamo cercare di ottenere il risultato desiderato.
Al fine di raggiungere questa posizione, ti consigliamo di sviluppare la semantica utilizzando parole chiave interrogative come Chi, Cosa, Dove, Quando, Come e Perché.
Come scrivere un buon contenuto SEO per ottimizzare la ricerca vocale?
Scrivere risposte brevi e semplici per i propri contenuti
Per poter selezionare i risultati per i propri contenuti, Google ha bisogno di mostrarli o almeno di poterli pronunciare in modo efficace. Tieni presente che in media una risposta dell’Assistente Google è lunga 29 parole (statistiche USA).
Anticipa quindi le domande che gli utenti possono avere in merito alla tua attività e crea contenuti che rispondano a tali domande.
Usare un tono colloquiale
Quando ci rivolgiamo al nostro telefono per fare una ricerca vocale, tendiamo a parlargli nello stesso modo in cui parleremmo a un amico. Scrivi quindi i contenuti in modo che Google possa utilizzarli come risposta durante il dialogo con l’utente.
I brand stanno cercando di personificare il più possibile queste IA per farle sembrare individui con una coscienza, alcune hanno persino un nome proprio, come Siri o Alexa.
Scrivere contenuti lunghi
Questo può sembrare paradossale se si pensa che le risposte degli assistenti vocali sono generalmente brevi. Ma se analizziamo più da vicino la questione, ci rendiamo conto che è più strategico scrivere contenuti lunghi per massimizzare le possibilità di risposta a una domanda tra tutti i contenuti che abbiamo scritto. Infatti, più contenuti si offrono a Google, più è probabile che si risponda a ciò che l’utente chiede.
Questo tono colloquiale tra noi e i nostri assistenti vocali ci porta a utilizzare frasi complete in quanto a ricerche e, di conseguenza, molte parole chiave cosiddette “long tail” (più precise e specifiche, relative al campo lessicale della pagina). Non aver paura di ottimizzare i tuoi contenuti in base a 5 o più parole chiave, a loro volta costruite partendo da una frase breve. In ogni caso, quando Google trova le parole chiave in un contenuto, può utilizzarlo come risultato di una ricerca vocale.
Questi strumenti fanno parte del nostro mondo odierno ed è importante considerare le opportunità SEO attuali per non perdere le innovazioni e gli aggiornamenti futuri di Google.
Ora che sai tutto sulla SEO e la ricerca vocale e gli elementi da tenere in considerazione quando ottimizzi il tuo sito web, non ti resta che applicare tutti i nostri consigli per ottenere il tuo featured snippet!
Se desideri maggiori informazioni su questo argomento, non esitare a contattare la nostra agenzia SEO, dove saremo in grado di rispondere a tutte le tue domande.