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Green SEO
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Definizione
Il Green SEO, o “SEO verde”, è un concetto che mira a rendere il posizionamento nei motori di ricerca più etico, riducendo così l’impatto ambientale di un sito web.
Infatti, esistono numerose tecniche nella progettazione del sito e direttamente legate al SEO per ridurre in modo significativo e duraturo l’impatto ambientale, contribuendo a ridurre il consumo energetico complessivo dell’ecosistema (visitatori, bot dei motori di ricerca, ecc.).
Possiamo anche considerare il Green SEO come il SEO per aziende impegnate a favore dell’ambiente, promuovendo lo sviluppo sostenibile o, in generale, avendo un approccio CSR ben definito.
Contesto
Nel 2022, oltre 5 miliardi di persone hanno utilizzato Internet. Ogni richiesta a una pagina web richiede risorse che consumano energia e necessita di server web in data center che inquinano. Moltiplicato per miliardi, questo rappresenta qualcosa di non trascurabile.
Oggi, e sebbene dematerializzata, l’industria digitale rappresenta tra il 2 e il 4% delle emissioni di gas serra. E con l’evoluzione di questo settore, questa percentuale dovrebbe continuare a crescere negli anni a venire, ed è fondamentale interrogarsi su come ridurre, o almeno rallentare, l’impatto carbonico del digitale.
In generale, ci sono molte piccole azioni che possono avere un impatto positivo:
- privilegiare le reti Wi-Fi piuttosto che quelle mobili
- svuotare regolarmente la propria casella di posta
- utilizzare i propri dispositivi elettronici (smartphone, tablet, computer, ecc.) per più tempo
- utilizzare energie rinnovabili per alimentare i nostri dispositivi elettrici ecc.
Ma cosa possiamo fare a livello SEO ?
Vedremo che ci sono anche molte possibilità per svolgere un ruolo importante.
Perché fare SEO verde o eco-friendly?
Partecipare allo sforzo comune
Fare Green SEO, sia come professionista del posizionamento che come azienda in un altro settore, consente di partecipare attivamente a questa importante sfida ambientale.
Ciclo virtuoso e migliore immagine
Questo dimostra un impegno da parte dell’azienda a favore dell’ambiente e, oltre a migliorare la propria immagine, può anche ispirare altre aziende, creando così un ciclo virtuoso animato da una buona causa. Tuttavia, attenzione a non cadere nel greenwashing.
Beneficio economico
Inoltre, il SEO etico e sostenibile tende a ridurre il consumo energetico, portando all’utilizzo di un’infrastruttura meno energivora e quindi più economica.
Migliore visibilità organica
Le tecniche che migliorano la sostenibilità del proprio SEO e la sua efficacia sono generalmente apprezzate da Google, il che avrà il vantaggio di migliorare realmente la visibilità organica del tuo sito.
Come fare Green SEO?
Per quanto sorprendente possa sembrare, è possibile intervenire sull’impatto energetico dovuto al SEO sui suoi 3 principali pilastri: la tecnica, il contenuto e infine il netlinking.
Tecnica
Velocità di caricamento
Uno dei punti più importanti per creare un web più etico è ottimizzare la velocità di caricamento delle pagine web. Infatti, una pagina che si carica più rapidamente farà generalmente meno richieste al server o richieste meno energivore. Anche i bot dei motori di ricerca consumeranno meno risorse per navigare nel tuo sito.
Ecco alcune azioni per migliorare la velocità di caricamento:
- ottimizzare il codice e le query SQL
- ridurre il numero di elementi DOM su una pagina web
- comprimere i media e le risorse in generale
ecc. - Utilizzare server eco-friendly
Un altro elemento importante per rendere il web più etico e sostenibile è la scelta del fornitore incaricato dell’hosting dei tuoi siti web.
I data center utilizzati per ospitare i diversi siti web sono responsabili da soli dello 0,3% delle emissioni di gas serra a livello mondiale. Come? Richiedono un costante raffreddamento molto dispendioso in termini di energia.
Inoltre, il processo di raffreddamento può utilizzare sostanze chimiche tossiche per l’ambiente.
Ci sono anche fornitori di servizi che offrono diversi modi per ridurre il loro impatto ambientale o dimostrare il loro impegno:
- utilizzo di energie rinnovabili a scapito dei combustibili fossili
- compensazione finanziando progetti che hanno un impatto ambientale positivo
- utilizzo di circuiti brevi
- riciclo di attrezzature informatiche
- certificazioni ISO ecc.
Implementare una mappa del sito per facilitare il lavoro dei bot
La disponibilità di una mappa del sito aiuterà anche i motori di ricerca a individuare le pagine strategiche e a indicizzarle. Un lavoro facilitato consumerà meno risorse del server.
Evitare le "spider traps"
Le “spider traps” o “crawler trap” sono difetti di costruzione di un sito web che generano un numero molto elevato, se non illimitato, di pagine. Il bot del motore tenderà a entrarvi, scoprire queste pagine e consumare molte risorse (e quindi budget di crawl) per navigare su queste pagine poco strategiche e prive di interesse per l’utente finale.
Esempio: una paginazione infinita, link relativi che creano URL sempre più lunghi concatenando un slug alla fine ogni volta, ecc.
Architettura chiara
Un’architettura chiara, semplice e ben costruita migliorerà l’UX del tuo sito e faciliterà l’accesso alle informazioni ricercate dagli utenti così come dai motori di ricerca. Questo sarà meno energivoro poiché i visitatori trascorreranno meno tempo sul sito.
Il link interno aiuta anche la navigazione.
Fare la pulizia dei link rotti e delle pagine 404
I link a pagine rotte sono risorse utilizzate inutilmente sia dagli utenti che dai motori di ricerca. Correggendoli, queste risorse potranno essere utilizzate in modo utile.
Pulire regolarmente il proprio sito
In generale, pulire il proprio sito, non caricare script inutili, rimuovere i plugin non utilizzati non farà che bene al tuo sito e al pianeta. Questo richiederà, ad esempio, meno spazio di memoria e meno risorse del server.
Contenuto
Privilegiare i contenuti evergreen
I contenuti evergreen (“sempre verdi”, “permanenti” o “persistenti” in inglese) sono per definizione contenuti che rimarranno pertinenti per un lungo periodo, richiederanno meno aggiornamenti e saranno a priori meno influenzati dai cambiamenti degli algoritmi di Google. Sono in qualche modo più “senza tempo”.
Il basso lavoro di manutenzione, sia da parte degli utenti che dei bot, consumerà meno energia.
Privilegiare la qualità del contenuto rispetto alla quantità
Un lavoro di SEO qualitativo richiederà spesso molti contenuti per rendere il proprio sito legittimo ed esperto nel proprio settore.
Privilegiare la qualità rispetto alla quantità sarà molto più eco-friendly rispetto alla creazione di un numero molto elevato di pagine senza forte valore aggiunto.
Riciclare i propri contenuti
Chi ha detto che il riciclaggio non può essere digitale? Scegliendo di ottimizzare un contenuto esistente piuttosto che crearne uno nuovo, si richiederà meno spazio nel database e meno sforzo per i motori che conosceranno già l’URL in questione.
Attenzione però a non riutilizzare il contenuto in più posti (= contenuto duplicato) poiché questo avrebbe un effetto controproducente.
Netlinking
Privilegiare la qualità rispetto alla quantità
Analogamente ai contenuti, l’impatto ambientale sarà minore se si privilegia la qualità rispetto alla quantità. Alcune tecniche Black Hat consistono in particolare nel creare migliaia di link di bassa qualità per cercare di influenzare il posizionamento di un sito. Questo è non solo contrario alle linee guida di Google, ma anche al green SEO.
Ad esempio, una tecnica aggressiva di acquisizione di link consiste nel “spam commenti” di alcuni blog. Chiamata “spamco”, è poco etica e contraria al green SEO.
5 strumenti per misurare l'impatto ambientale del proprio sito web
Dopo aver letto tutto questo, ti starai sicuramente chiedendo come calcolare o almeno misurare l’impatto carbonico del tuo sito web? Buone notizie, esistono diversi strumenti che lo permettono in modo molto semplice. Ecco 5:
https://www.ecoindex.fr/ (fr)
https://ecograder.com/ (en)
https://www.websitecarbon.com/ (en)
https://withcabin.com/inspect (en)
https://www.thegreenwebfoundation.org/green-web-check/ (en)
Da notare che alcuni di essi sono creati o sostenuti da fondazioni.
Alcune osservazioni:
- Questi strumenti sono pertinenti e consentono di avere una tendenza, ma ciascuno possiede il proprio algoritmo e non sempre tiene conto di tutti i criteri di ottimizzazione, come l’utilizzo di un servizio di caching o di server web eco-friendly.
- I dati tra diversi siti o su uno stesso sito in momenti diversi sono confrontabili nello stesso strumento, ma non tra strumenti diversi. In altre parole, non ha senso confrontare un punteggio di Ecoindex con un punteggio di Cabin.
- Questi strumenti offrono generalmente raccomandazioni per migliorare il tuo sito web e renderlo più eco-friendly, prenditi il tempo di leggere, darà segnali positivi che dovrebbero anche influenzare il tuo SEO!
Differenza tra "White Hat" e "Green SEO"
Se possiamo pensare che le strategie White Hat e il Green SEO possano essere la stessa cosa, ci sono differenze sottili, più nella teoria che nella pratica.
Le 2 espressioni rappresentano categorie di SEO etici che privilegiano la qualità e molte azioni sono comuni a queste 2 categorie.
Ma un White Hat sarà definito dal fatto di rispettare rigorosamente le istruzioni che Google può fornire e di non utilizzare tecniche più o meno dubbie per manipolare il suo algoritmo.
Il Green SEO sarà fatto da SEO che hanno in mente l’impatto ambientale delle loro azioni e i benefici per il pianeta in generale.
Appare inoltre poco probabile che un Black Hat sia considerato Green SEO, dato che la maggior parte delle pratiche utilizzate sono contrarie alle pratiche verdi e sostenibili.
Conclusione
Alla luce del contesto attuale, dell’importanza che questo assume per un numero sempre maggiore di utenti e della necessità di prendere coscienza delle problematiche ambientali, ci si può legittimamente chiedere se Google terrà conto di questo criterio negli anni a venire nel suo algoritmo per favorire ulteriormente il posizionamento di qualità, sostenibile ed eco-friendly. Ma, non è già un po’ così alla fine?
Le definizioni più diffuse
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